Di seguito sono riportati i principali criteri e i principi contabili applicati nella preparazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018, come di seguito definito.
Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018 è stato redatto in migliaia di euro così come le tabelle incluse nelle note esplicative.
2.1 Base di preparazione
Il Bilancio Consolidato è comprensivo del Prospetto della situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, del Conto Economico Consolidato, del Conto Economico Consolidato Complessivo, del Rendiconto Finanziario Consolidato, del Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e delle relative Note esplicative.
Nel bilancio di confronto 2017 si applica l’IFRS 5 al settore dell’handling di aviazione commerciale il cui conto economico non concorre al risultato dell’esercizio 2017 su ogni linea di costo e ricavo per natura, ma viene esposto in una specifica linea distinta del conto economico denominata “Risultato netto da attività cessate”. Nessun saldo patrimoniale è presente al 31 dicembre 2018 perché la società SEA Handling è stata liquidata nel corso dell’esercizio 2017.
In apposito paragrafo delle presenti note esplicative, cui si rinvia (Nota 6 “Risultato netto da attività cessate”), viene fornito il dettaglio analitico del contenuto delle voci relative alle attività cessate così come presentate nel Conto Economico Consolidato.
Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018 è stato redatto in conformità agli IFRS in vigore alla data di approvazione dello stesso e ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. 38/2005. Per IFRS si intendono tutti gli “International Financial Reporting Standards”, tutti gli “International Accounting Standards” (IAS), tutte le interpretazioni dell’“International Financial Reporting Interpretations Committee” (IFRIC), precedentemente denominato “Standing Interpretations Committee” (SIC), omologati e adottati dall’Unione Europea.
Relativamente alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la situazione patrimoniale-finanziaria è stato adottato il criterio di distinzione “corrente/non corrente”, per il conto economico e il conto economico complessivo lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il rendiconto finanziario il metodo di rappresentazione indiretto. Ove presenti sono stati inoltre evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con Parti correlate.
Il Bilancio Consolidato è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico, salvo che per la valutazione delle attività e passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti derivati, nei casi in cui è obbligatoria l’applicazione dell’IFRS 9.
Il Bilancio Consolidato è stato redatto nel presupposto della continuazione dell’attività, utilizzando quindi principi propri di una azienda in funzionamento. La Direzione della Società ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono incertezze sulla continuità aziendale considerando i livelli di capitalizzazione esistenti e non rilevando l’esistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale, operativo e di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di fare fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi. Nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018 sono stati applicati gli stessi Principi Contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2017 opportunamente aggiornati come di seguito indicato. A seguito della emissione su mercato regolamentato del prestito obbligazionario denominato “SEA 3 1/8 2014-2021”, sono stati utilizzati i Principi Contabili IFRS 8 e IAS 33 in materia di informazione segmentale e utile per azione.
Si precisa che ai fini di una migliore esposizione di bilancio, lo schema di conto economico è stato presentato in due distinte tabelle denominate: a) Conto Economico Consolidato e b) Conto Economico Consolidato Complessivo.
Il Bilancio Consolidato è assoggettato a revisione contabile da parte della Società di Revisione, Deloitte & Touche SpA, revisore legale della Società e del Gruppo.
2.2 Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicabili dal 1° gennaio 2018
Si riportano nel seguito i principi contabili internazionali e gli emendamenti la cui applicazione è obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2018, a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.
L’adozione di tali emendamenti e interpretazioni, ove applicabili, ha avuto gli effetti di seguito riportati sul bilancio 2018 del Gruppo:
- A seguito dell’entrata in vigore dell’IFRS 15 che prevede l’esposizione combinata di contratti aventi un unico obiettivo commerciale, gli incentivi alle compagnie aeree finalizzati allo sviluppo del traffico sono classificati a riduzione dei ricavi. Nel bilancio 2017 erano classificati tra gli “Altri costi operativi”. Ai fini della comparabilità dei dati, i valori del 2017 sono stati riclassificati. Tale modifica non ha comportato alcun impatto sul risultato economico dell’esercizio. L’analisi della struttura dei contratti attivi legati ai vari business del Gruppo e la relativa contabilizzazione sono risultati compliant con le altre novità introdotte dal nuovo principio contabile e, pertanto, non hanno richiesto la necessità di modifiche alla situazione patrimoniale-finanziaria ed economica del Gruppo.
- A seguito dell’entrata in vigore dell’IFRS 9 che, relativamente alla rilevazione delle perdite di valore delle attività finanziarie, richiede l’applicazione di un modello basato sulle perdite attese su crediti, invece di quello basato sulle perdite su crediti già sostenute richiesto dallo IAS 39, gli Amministratori hanno confrontato il rischio di credito dei rispettivi strumenti finanziari alla data della loro rilevazione iniziale e hanno confermato i valori iscritti nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2017.
- L’IFRS 9 richiede, inoltre, che il trattamento contabile relativo al valore temporale non designato di un’opzione sia applicato in maniera retrospettiva. Alla data del 1° gennaio 2018, pertanto, gli utili a nuovo sono stati incrementati di 1 migliaio di euro con riconoscimento diretto della variazione a Patrimonio Netto nella riserva di cash flow hedge, in quanto rappresentativi della variazione di time value dell’esercizio 2017.
- Gli investimenti del Gruppo in strumenti rappresentativi di capitale precedentemente classificati in “Partecipazioni disponibili per la vendita” in base allo IAS 39 sono stati designati, secondo quanto previsto dall’IFRS 9, come FVTPL e classificati in “Altre partecipazioni”. Le variazioni nel fair value di questi strumenti rappresentativi di capitale continuano ad essere imputate nel conto economico.
2.3 Principi contabili, modifiche e interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo
Di seguito sono indicati i principi contabili internazionali, le interpretazioni e le modifiche a esistenti principi contabili e interpretazioni, ovvero specifiche previsioni contenute nei principi e nelle interpretazioni approvati dallo IASB che non sono ancora state omologate per l’adozione in Europa o che, seppur omologati per l’adozione in Europa, alla data di approvazione del presente documento non sono ancora applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo:
Descrizione | Omologato alla data del presente documento | Data di efficacia prevista dal principio |
---|---|---|
IFRS 16 Leases | SI | Esercizi che iniziano a partire dal 01 gen 2019 |
IFRIC 23 Uncertainty over income tax treatments | SI | Esercizi che iniziano a partire dal 01 gen 2019 |
Amendments to IFRS 9 Prepayment features with negative compensation | SI | Esercizi che iniziano a partire dal 01 gen 2019 |
Annual improvements to IFRS standards 2015-2017 Cycle | NO | Esercizi che iniziano a partire dal 01 gen 2019 |
Amendments to IAS 28 Long term interests in associates and joint ventures | NO | Esercizi che iniziano a partire dal 01 gen 2019 |
Amendment to IFRS 3 Business Combination | NO | Esercizi che iniziano a partire dal 01 gen 2020 |
Amendment to IAS 19 Plan amendment Curtailment or Settlement | NO | Esercizi che iniziano a partire dal 01 gen 2019 |
Amendment to IAS 1 e IAS 8 Definition of Material | NO | Esercizi che iniziano a partire dal 01 gen 2020 |
IFRS 17 Insurance Contracts | NO | Esercizi che iniziano a partire dal 01 gen 2021 |
Si precisa che non sono stati applicati anticipatamente principi contabili e/o interpretazioni, la cui applicazione risulterebbe obbligatoria per periodi che iniziano successivamente al 31 dicembre 2018.
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.
Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto.
Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell’attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i “low-value assets” (vale a dire i contratti di leasing aventi ad oggetto delle attività di valore inferiore ad euro 5.000) e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.
Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019, ma è consentita una applicazione anticipata. La Direzione ha completato un progetto per l’implementazione del nuovo principio che ha previsto una prima fase di analisi dettagliata dei contratti e degli impatti contabili e una seconda fase di implementazione e adeguamento dei processi amministrativi e del sistema contabile. Gli Amministratori non hanno applicato l’IFRS 16 in via anticipata. Come locatario le fattispecie rilevanti, aventi simili classi di attività sottostanti, oggetto del nuovo principio contabile hanno riguardato principalmente le attrezzature industriali, i noleggi a lungo termine di autovetture con la conseguente iscrizione di un diritto d’uso nell’attivo non corrente pari al valore attuale delle rate a scadere con contropartita un debito per locazioni finanziarie. Ai fini della determinazione di detti valori, si è avvalsa dell’esenzione prevista dall’IFRS 16 ed ha determinato un unico tasso di sconto per ciascun portafoglio di leasing aventi caratteristiche simili. Il Gruppo ha optato per l’applicazione del “Cumulative Catch-up Approach” per i leasing precedentemente classificati come operativi che comporta un incremento dei diritti d’uso di 4,8 milioni di euro, in contropartita ad un incremento dei debiti finanziari per beni in leasing di pari importo.
In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d’informativa ma sottolinea che l’entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all’incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli Amministratori non hanno applicato l’IFRIC 23 in via anticipata e stanno al momento valutando i possibili effetti dell’introduzione di questa interpretazione sul bilancio consolidato del Gruppo.
2.4 Criteri e metodologie di consolidamento
Le situazioni contabili delle società incluse nell’area di consolidamento sono redatte facendo riferimento all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e sono state opportunamente rettificate, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.
L’area di consolidamento include il bilancio al 31 dicembre 2018 di SEA, delle sue controllate, e di quelle società sulle quali si esercita un’influenza notevole.
Ai sensi dell’IFRS 10, sono considerate controllate le società sulle quali il Gruppo possiede contemporaneamente i seguenti tre elementi:
(a) potere sull’impresa;
(b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
(c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l’ammontare di tali rendimenti variabili.
Le società controllate sono consolidate secondo il metodo integrale. I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti:
- le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove applicabile, la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali quote sono evidenziate separatamente nell’ambito del patrimonio netto e del conto economico consolidato;
- le operazioni di aggregazione di imprese sono rilevate secondo il metodo dell’acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un’aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un’eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:
- imposte differite attive e passive;
- attività e passività per benefici ai dipendenti;
- passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell’impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell’impresa acquisita;
- attività destinate alla vendita e discontinued operation;
- le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità per le quali esiste già il controllo non sono considerate tali, bensì operazioni sul patrimonio netto; il Gruppo procede alla contabilizzazione a patrimonio netto dell’eventuale differenza fra il costo di acquisizione e la relativa frazione di patrimonio netto acquisita;
- gli utili e le perdite significativi, con i relativi effetti fiscali, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, salvo per le perdite non realizzate che non sono eliminate, qualora la transazione fornisca evidenza di una riduzione di valore dell’attività trasferita. Sono inoltre eliminati se significativi, i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
- gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in Società consolidate che comportano la perdita del controllo sono imputati a conto economico per l’ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta.
Società collegate
Le società collegate sono quelle sulle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto.
Le partecipazioni in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Il metodo del patrimonio netto è di seguito descritto:
- il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al patrimonio netto rettificato, ove necessario, per riflettere l’applicazione degli IFRS e comprende l’iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell’eventuale avviamento individuati al momento dell’acquisizione;
- gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati dalla data in cui l’influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui l’influenza notevole cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove questo ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell’impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è rilevata in un apposito fondo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del patrimonio netto non rappresentate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto;
- gli utili e le perdite significative non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.
2.5 Area di consolidamento e sue variazioni
Di seguito sono riportati i dati relativi alla sede legale e al capitale sociale al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 delle società incluse nell’area di consolidamento con il metodo integrale e con il metodo del patrimonio netto:
Ragione Sociale | Sede Legale | Capitale sociale al 31/12/2018 (euro) | Capitale sociale al 31/12/2017 (euro) |
---|---|---|---|
SEA Energia S.p.A. | Aeroporto di Milano Linate - Segrate (MI) | 5.200.000 | 5.200.000 |
SEA Prime S.p.A. | Viale dell'Aviazione, 65 - Milano | 2.976.000 | 2.976.000 |
Signature Flight Support Italy S.r.l. | Viale dell'Aviazione, 65 - Milano | 420.000 | 420.000 |
Dufrital S.p.A. | Via Lancetti, 43 - Milano | 466.250 | 466.250 |
SACBO S.p.A. | Via Orio Al Serio, 49/51 - Grassobbio (BG) | 17.010.000 | 17.010.000 |
SEA Services S.r.l. | Via Caldera, 21 - Milano | 105.000 | 105.000 |
Malpensa Logistica Europa S.p.A. | Aeroporto di Milano Linate - Segrate (MI) | 6.000.000 | 6.000.000 |
Disma S.p.A. | Aeroporto di Milano Linate - Segrate (MI) | 2.600.000 | 2.600.000 |
Airport Handling S.p.A. (*) | Aeroporto di Malpensa - Terminal 2 - Somma Lombardo (VA) | 5.000.000 |
(*) A luglio 2018 il 30% del capitale sociale di Airport Handling SpA è stato trasferito a SEA a seguito dello scioglimento del Milan Airport Handling Trust per conseguimento dello scopo, con iscrizione della partecipazione in società collegate. Al 31 dicembre 2017 la Società era classificata tra le altre attività finanziarie.
Si segnala la seguente variazione al perimetro di consolidamento del Gruppo SEA:
- per effetto dell’esercizio di dnata dell’opzione per l’acquisto dell’ulteriore quota del 40% del capitale di Airport Handling e di una corrispondente quota di Strumenti Finanziari Partecipativi (incrementando la sua partecipazione nella società al 70%) e per effetto dello scioglimento del Trust per conseguimento dello scopo, Airport Handling SpA al 31 dicembre 2018 è consolidata con il metodo del Patrimonio netto. Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla gestione.
Si riporta di seguito il dettaglio delle società incluse nell’area di consolidamento al 31 dicembre 2018 con indicazione dei rispettivi metodi di consolidamento:
Ragione Sociale | Metodo di Consolidamento al 31/12/2018 | % Possesso del Gruppo al 31/12/2018 | % Possesso del Gruppo al 31/12/2017 |
---|---|---|---|
SEA Energia S.p.A. | Integrale | 100% | 100% |
SEA Prime S.p.A. | Integrale | 99,91% | 99,91% |
Signature Flight Support Italy S.r.l. (1) | Patr. Netto | 39,96% | 39,96% |
Dufrital S.p.A. | Patr. Netto | 40% | 40% |
SACBO S.p.A. | Patr. Netto | 30,979% | 30,979% |
SEA Services S.r.l. | Patr. Netto | 40% | 40% |
Malpensa Logistica Europa S.p.A. | Patr. Netto | 25% | 25% |
Disma S.p.A. | Patr. Netto | 18,75% | 18,75% |
Airport Handling S.p.A. | Patr. Netto | 30% |
(1) Collegata di SEA Prime
2.6 Conversione di operazioni denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale dell’entità che pone in essere l’operazione sono convertite in euro utilizzando il tasso di cambio in essere alla data della transazione.
Gli utili e le perdite su cambi generati dalla chiusura della transazione oppure dalla conversione effettuata a fine anno delle attività e delle passività in valuta sono iscritti a conto economico.
2.7 Criteri di valutazione
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. Le tipologie di immobilizzazioni immateriali sono le seguenti:
(a) Diritti sui beni in concessione
I “Diritti sui beni in concessione” rappresentano il diritto del Concessionario a utilizzare il bene in concessione (c.d. metodo dell’attività immateriale) in considerazione dei costi sostenuti per la progettazione e la costruzione del bene con obbligo di restituzione al termine della concessione. Il valore corrisponde al “fair value” dell’attività di progettazione e costruzione maggiorato degli oneri finanziari capitalizzati, nel rispetto dei requisiti previsti dallo IAS 23, durante la fase di costruzione. Il fair value dei servizi di costruzione è determinato sulla base dei costi effettivamente sostenuti maggiorati di un mark up del 6% rappresentativo della miglior stima circa la remunerazione dei costi interni per l’attività di direzione lavori e progettazione svolta dal Gruppo sia di un mark up che un general constructor terzo richiederebbe per svolgere la medesima attività, così come previsto dall’IFRIC 12.
Il concessionario deve rilevare e valutare i ricavi per i servizi che presta conformemente all'IFRS 15. Se il fair value dei servizi ricevuti (nel caso specifico il diritto a sfruttare il bene) non può essere determinato con attendibilità, il ricavo è calcolato sulla base del fair value dei servizi di costruzione effettuati. La successiva contabilizzazione del corrispettivo ricevuto come attività finanziaria e come attività immateriale viene descritta nel dettaglio nei paragrafi 23-26 dell’IFRIC 12.
Le attività per servizi di costruzione in corso alla data di chiusura del bilancio sono valutate sulla base dello stato avanzamento lavori in accordo con l’IFRS 15 e tale valutazione confluisce nel rigo di conto economico “Ricavi per lavori su beni in concessione”.
Le attività di ripristino o sostituzione non sono capitalizzate e confluiscono nella stima del fondo di ripristino e sostituzione trattato successivamente.
I beni in concessione vengono ammortizzati lungo la durata della concessione, poiché si presuppone che i benefici economici futuri del bene verranno utilizzati dal concessionario.
Il fondo ammortamento e il fondo di ripristino e sostituzione, complessivamente considerati, assicurano l’adeguata copertura degli oneri di ripristino e sostituzione dei componenti soggetti a usura dei beni in concessione.
Qualora si verifichino eventi che facciano presumere una riduzione del valore di tali attività immateriali, la differenza tra il valore di iscrizione e il valore di recupero viene imputata a conto economico.
(b) Diritti di brevetto industriale, di utilizzazione di opere dell’ingegno ed altre
Brevetti, concessioni, licenze, marchi e diritti similari
I marchi e le licenze sono ammortizzati a quote costanti, in base alla loro vita utile.
Computer software
I costi per software sono ammortizzati a quote costanti in 3 anni, mentre i costi relativi alla manutenzione dei programmi software sono addebitati al conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
Le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita sono inoltre sottoposte a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore annualmente o ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’immobilizzazione possa aver subito una riduzione di valore. Si rimanda a quanto riportato al successivo paragrafo “Perdite di valore delle attività”.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali includono sia i beni immobili, di cui in parte rientranti nell’IFRIC 12, sia i beni mobili.
Beni immobili
I beni immobili, in parte finanziati dallo Stato, sono in parte rappresentati da immobilizzazioni materiali acquisite dal Gruppo nell’osservanza della Convenzione 2001 (che rinnova la precedente concessione del 7 maggio 1962). La Convenzione 2001 prevede l’obbligo a carico di SEA di provvedere alla manutenzione e all’esercizio di tutti i beni aeroportuali strumentali all’esercizio dell’attività d’impresa e il diritto di realizzare opere sul sedime aeroportuale, che rimangono di proprietà di SEA fino alla data di scadenza della Convenzione 2001, fissata per il 4 maggio 2041. In bilancio le immobilizzazioni sono esposte al netto dei contributi erogati dallo Stato.
Gli ammortamenti dei beni immobili di proprietà del Gruppo sono imputati su base mensile a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della vita utile. Qualora quest’ultima ecceda la data di fine concessione, l’ammortamento viene determinato a quote costanti fino alla scadenza della concessione. Quando l’immobilizzazione oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del “component approach”.
Relativamente ai terreni è necessario distinguere tra i terreni di proprietà del Gruppo, classificati tra le immobilizzazioni materiali e non soggetti ad ammortamento e le aree espropriate, funzionali all’ampliamento del Terminal di Malpensa, classificate nei “Diritti sui beni in concessione” e ammortizzate lungo la durata della concessione.
Le devoluzioni gratuite di beni materiali sono iscritte al valore di mercato determinato secondo perizie tecniche predisposte da soggetti terzi.
Beni mobili
I beni mobili di proprietà sono rappresentati da immobilizzazioni acquisite a titolo oneroso dal Gruppo non soggetti a obbligo di restituzione.
Gli impianti e macchinari sono iscritti al costo d’acquisto o di produzione e, solo con riferimento ai beni in proprietà, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente addebitati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività, applicando il criterio del “component approach”, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un’autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente.
Gli ammortamenti sono addebitati a conto economico su base mensile a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della vita utile. Qualora quest’ultima ecceda la data di fine concessione, l’ammortamento viene determinato a quote costanti fino alla scadenza della concessione. Quando l’attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del “component approach”.
Di seguito sono elencate le percentuali di ammortamento per i beni di proprietà, per i quali non sono stati identificati i componenti specifici:
Categoria | % ammortamento |
---|---|
Mezzi di carico e scarico | 10,0% |
Attrezzature di pista | 31,5% |
Attrezzatura varia e minuta | 25,0% |
Mobili e arredi | 12,0% |
Automezzi | 20,0% |
Autovetture | 25,0% |
Macchine elettromeccaniche ed elettroniche | 20,0% |
La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro valore residuo sono rivisti e aggiornati, ove necessario, almeno alla chiusura di ogni esercizio.
Investimenti immobiliari
Tale voce comprende gli immobili di proprietà aventi carattere non strumentale. Gli investimenti immobiliari inizialmente rilevati al costo, negli esercizi successivi sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali perdite di valore.
L’ammortamento viene determinato, a quote costanti, in funzione della vita utile stimata dell’immobile.
Perdite di valore delle attività
A ciascuna data di riferimento, gli immobili, impianti e macchinari, le immobilizzazioni immateriali e le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore. Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l’eventuale svalutazione rispetto al relativo valore di libro a conto economico. Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita e il suo valore d’uso, laddove quest’ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Nel determinare il fair value si considera il costo di acquisto di uno specifico bene che tiene conto di un coefficiente di deprezzamento (tale coefficiente tiene conto delle effettive condizioni del bene). Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell’attività è superiore al valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività (o delle unità generatrici di flussi finanziari), a eccezione dell’avviamento, è ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.
Attività finanziarie
Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, secondo quanto previsto dall’IFRS 9, in una delle seguenti categorie in funzione del modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziarie:
Categoria | Modello di business | Caratteristiche dei flussi di cassa |
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Costo ammortizzato | L’attività finanziaria è detenuta al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali | I flussi di cassa sono rappresentati esclusivamente dal pagamento degli interessi e dalla restituzione del capitale |
Fair value through other comprehensive income (anche “FVOCI”) | L’attività finanziaria è detenuta al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali, sia quelli derivanti dalla eventuale vendita delle attività stesse | I flussi di cassa sono rappresentati esclusivamente dal pagamento degli interessi e dalla restituzione del capitale |
Fair value through profit or loss (anche “FVTPL”) | Diverso da quello previsto per costo ammortizzato e per FVOCI | Diverse da quelle previste per il costo ammortizzato e FVOCI |
Le attività finanziarie rappresentate da strumenti di equity di altre entità (i.e. partecipazioni in società diverse dalle controllate, collegate ed a controllo congiunto), non detenute con finalità di trading, possono essere classificate nella categoria FVOCI. Questa scelta, effettuata strumento per strumento, prevede che le variazioni di fair value siano rilevate nelle “Altre componenti del risultato complessivo” e non siano rigirate a conto economico né in sede di cessione né di impairment degli stessi.
Nonostante quanto sopra riportato, al momento della rilevazione iniziale è possibile designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza nella valutazione o nella rilevazione (talvolta definita come «asimmetria contabile») che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse.
Nel corso dell’esercizio corrente il Gruppo ha applicato l’IFRS 9 Strumenti finanziari (come rivisto nel luglio 2014) e i relativi conseguenti emendamenti. Il Gruppo ha deciso di riesporre i propri dati comparativi in termini di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari. Gli Amministratori hanno rivisto e valutato le attività finanziarie del Gruppo in essere al 1° gennaio 2018 sulla base dei fatti e delle circostanze in essere a tale data e hanno concluso che l’applicazione iniziale dell’IFRS 9 ha avuto impatti non materiali sulle attività finanziarie del Gruppo sia per quanto riguarda la loro classificazione che per quanto riguarda la valutazione:
- Gli investimenti del Gruppo in strumenti rappresentativi di capitale precedentemente classificati in “Partecipazioni disponibili per la vendita” in base allo IAS 39 sono stati designati come FVTPL e classificati in “Altre partecipazioni”. Le variazioni nel fair value di questi strumenti rappresentativi di capitale continuano ad essere imputate nel conto economico.
- Le attività finanziarie classificate come detenute sino alla scadenza e i prestiti e i crediti che in base allo IAS 39 erano valutati al costo ammortizzato continuano ad essere valutati al costo ammortizzato in base all’IFRS 9 in quanto detenuti nel contesto di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi di cassa contrattuali e perché questi flussi di cassa sono costituiti unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull’importo del capitale da restituire.
- In relazione alla perdita di valore delle attività finanziarie, l’IFRS 9 richiede l’applicazione di un modello basato sulle perdite attese su crediti, invece di quello basato sulle perdite su crediti già sostenute richiesto dallo IAS 39. Gli Amministratori hanno confrontato il rischio di credito dei rispettivi strumenti finanziari alla data della loro rilevazione iniziale e hanno confermato i valori iscritti nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2017.
Nessuna delle altre riclassificazioni di attività finanziarie ha impatti sulla posizione finanziaria, utile d’esercizio o sul conto economico complessivo del Gruppo in entrambi gli anni.
Strumenti finanziari derivati
Gli strumenti finanziari derivati sono classificati come strumenti di copertura, secondo i criteri dell’IFRS 9 al paragrafo 6.4, quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Le relazioni di copertura sono di tre tipi:
- fair value hedge in caso di copertura dell'esposizione contro le variazioni del fair value dell'attività o passività rilevata che è attribuibile a un rischio che potrebbe influenzare il risultato d'esercizio. L'utile o la perdita sullo strumento di copertura sono rilevati nel conto economico (o nelle “Altre componenti del risultato complessivo”, se lo strumento di copertura copre uno strumento rappresentativo di capitale per il quale il Gruppo ha scelto di presentare le variazioni del fair value nelle “Altre componenti del risultato complessivo”);
- cash flow hedge in caso di copertura dell'esposizione contro la variabilità dei flussi finanziari attribuibile a un particolare rischio associato con tutte le attività o passività rilevate o una loro componente o a un'operazione programmata altamente probabile e che potrebbe influire sul risultato d'esercizio. La copertura è contabilizzata come segue: a) la riserva di patrimonio netto per la copertura dei flussi finanziari è rettificata al minore tra l'utile o la perdita cumulati sullo strumento di copertura dall'inizio della copertura e la variazione cumulata del fair value dell'elemento coperto dall'inizio della copertura; b) la parte di utile o perdita sullo strumento di copertura che risulta essere una copertura efficace viene rilevata in una riserva di patrimonio netto (e in particolare nelle “Altre componenti del risultato complessivo”). Eventuali utili o perdite residui sullo strumento di copertura rappresentano la parte inefficace della copertura che sono rilevate nel conto economico nella voce “Proventi/oneri finanziari”;
- copertura di un investimento netto in una gestione estera (come definito nello IAS 21), contabilizzata in modo similare alle coperture di flussi finanziari.
Le relazioni di copertura del Gruppo in essere al 1° gennaio 2018 che soddisfano i criteri di ammissibilità si qualificano anche per l’hedge accounting in base all’IFRS 9 e sono state pertanto considerate relazioni di copertura in continuità. Siccome gli elementi fondamentali degli strumenti di copertura corrispondono a quelli dei corrispettivi elementi coperti, tutte le relazioni di copertura continuano ad essere efficaci in base ai criteri di valutazione dell’efficacia dell’IFRS 9. Quando dei contratti di opzione sono utilizzati per coprire delle operazioni programmate altamente probabili, il Gruppo designa solo il valore intrinseco delle opzioni quale strumento di copertura. In base all’IFRS 9, le variazioni nel valore temporale di opzioni relative all’elemento coperto sono riconosciute negli altri elementi del conto economico complessivo e sono cumulate nella riserva di copertura nel patrimonio netto. L’IFRS 9 richiede che il trattamento contabile relativo al valore temporale non designato di un’opzione sia applicato in maniera retrospettiva. Pertanto, al 1° gennaio 2018 la riserva straordinaria è stata incrementata di 1 migliaio di euro.
Ad eccezione di quanto sopra riportato, l’applicazione dei criteri dell’IFRS 9 sul trattamento contabile delle operazioni di copertura non ha avuto altri impatti sul Gruppo con riferimento all’esercizio corrente e al periodo comparativo. Si rimanda alla Nota 4.2 per un’informativa dettagliata in merito alle attività di gestione del rischio del Gruppo.
Titoli ambientali: quote di emissione, Certificati Verdi e Certificati Bianchi
Il Gruppo SEA detiene/acquista quote/certificati per own-use, ossia a fronte del proprio fabbisogno e non con intento di trading.
Le quote/certificati detenuti per own-use eccedenti il fabbisogno, determinato in relazione alle obbligazioni maturate a fine esercizio (“surplus”), sono iscritte tra gli altri crediti correnti al costo sostenuto. I certificati assegnati gratuitamente sono invece iscritti ad un valore nullo. Qualora invece il fabbisogno ecceda le quote/certificati in portafoglio alla data di bilancio (“deficit”), si procede allo stanziamento in bilancio dell’onere necessario per far fronte all’obbligazione residua, stimato sulla base di eventuali contratti d’acquisto, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, delle quotazioni di mercato.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti commerciali e gli altri crediti che non hanno una significativa componente di finanziamento (determinata in conformità all’IFRS 15) sono riconosciuti inizialmente al prezzo dell’operazione, rettificato per tener conto delle perdite attese lungo la durata del credito. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto terzi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.
La riduzione di valore per la rilevazione e la valutazione del fondo svalutazione crediti segue i criteri indicati nel paragrafo 5.5 dell’IFRS 9. L'obiettivo è rilevare le perdite attese lungo tutta la vita del credito considerando tutte le informazioni ragionevoli e dimostrabili, comprese quelle indicative degli sviluppi attesi.
I crediti sono quindi esposti al netto degli accantonamenti al fondo svalutazione. Se negli esercizi successivi la riduzione di valore dell’attività è accertata, il fondo svalutazione è utilizzato; differentemente, se vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del prezzo dell’operazione. Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 4.1.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo medio ponderato di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo ovvero costo di sostituzione. Non sono inclusi nella valutazione delle rimanenze gli oneri finanziari.
Le rimanenze sono esposte al netto delle svalutazioni effettuate al fine di adeguare il valore delle giacenze di magazzino al presunto valore di realizzo o di sostituzione.
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide comprendono la cassa, i depositi bancari disponibili, le altre forme di investimento a breve termine, con scadenza uguale o inferiore ai tre mesi. Alla data del bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti nello stato patrimoniale. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide sono valutati al fair value.
Fondi rischi e oneri
I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili precisamente l’ammontare e/o la data di accadimento. L’iscrizione viene rilevata solo quando esiste un’obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l’adempimento dell’obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima della spesa richiesta per estinguere l’obbligazione.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell’apposita sezione informativa su impegni e rischi e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.
Fondo di ripristino e sostituzione dei beni in concessione
Il trattamento contabile degli interventi che il concessionario effettua sui beni oggetto di concessione, a norma dell’IFRIC 12, è diverso a seconda della diversa natura degli interventi stessi: gli interventi di normale manutenzione del bene sono manutenzioni ordinarie e pertanto rilevate a conto economico; gli interventi di sostituzione e manutenzione programmata del bene a una data futura, considerato che l’IFRIC 12 non prevede l’iscrizione di un bene fisico ma di un diritto, devono essere rilevati a norma dello IAS 37 - “accantonamenti e passività potenziali” - che stabilisce l’addebito a conto economico di un accantonamento e, in contropartita, la rilevazione di un fondo oneri nello stato patrimoniale.
Il fondo di ripristino e sostituzione dei beni in concessione accoglie, pertanto, la miglior stima del valore attuale degli oneri maturati alla data di chiusura del bilancio per le manutenzioni programmate nei prossimi esercizi e finalizzate ad assicurare la funzionalità, operatività e sicurezza dei beni in concessione.
Si precisa che il fondo di ripristino e sostituzione dei beni si riferisce unicamente alle immobilizzazioni che rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRIC 12 (ossia beni in concessione classificati nelle immobilizzazioni immateriali).
Fondi relativi al personale
Fondi pensione
Le Società del Gruppo hanno in essere sia piani a contribuzione definita (contributo al Servizio Sanitario nazionale e contributi all’INPS per i piani pensionistici) che piani a benefici definiti (TFR).
Un piano a contribuzione definita è un piano al quale il Gruppo partecipa mediante versamenti fissi a soggetti terzi gestori di fondi e in relazione al quale non vi sono obblighi legali o di altro genere a pagare ulteriori contributi qualora il fondo non abbia sufficienti attività per far fronte agli obblighi nei confronti dei dipendenti per il periodo in corso e i precedenti. Per i piani a contribuzione definita, il Gruppo versa contributi, volontari o stabiliti contrattualmente, a fondi pensione assicurativi pubblici e privati. I contributi sono iscritti come costi del personale secondo il principio della competenza economica. I contributi anticipati sono iscritti come un’attività che sarà rimborsata o portata a compensazione di futuri pagamenti, qualora siano dovuti.
Un piano a benefici definiti è un piano non classificabile come piano contributivo. Nei programmi con benefici definiti, l’ammontare del beneficio da erogare al dipendente è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, ed è legato a uno o più fattori quali l’età, gli anni di servizio e la retribuzione; pertanto il relativo onere è imputato al conto economico di competenza in base al calcolo attuariale. La passività iscritta nel bilancio per i piani a benefici definiti corrisponde al valore attuale dell’obbligazione alla data di bilancio, al netto, ove applicabile, del fair value delle attività del piano. Gli obblighi per i piani a benefici definiti sono determinati annualmente da un attuario indipendente utilizzando il projected unit credit method. Il valore attuale del piano a benefici definiti è determinato scontando i futuri flussi di cassa a un tasso di interesse pari a quello di obbligazioni (high-quality corporate) emesse nella valuta in cui la passività sarà liquidata e che tenga conto della durata del relativo piano pensionistico.
Gli utili e perdite attuariali, in conformità ai disposti dello IAS 19R, sono rilevati direttamente nel patrimonio netto in una specifica riserva, denominata “Riserva utile/perdita attuariale”.
Si segnala che, in seguito alle modifiche apportate alla regolamentazione del Fondo trattamento di fine rapporto dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nel corso del primo semestre del 2007, il Fondo di trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del codice civile, ricade nella categoria dei piani a benefici definiti per la parte maturata prima dell’applicazione della nuova normativa e nella categoria dei piani a contribuzione definita per la parte maturata dopo l’applicazione della nuova norma.
Benefici per cessazione del rapporto di lavoro
I benefici per cessazione del rapporto di lavoro sono corrisposti ai dipendenti quando il dipendente termina il suo rapporto di lavoro prima della normale data di pensionamento, o quando un dipendente accetta la rescissione volontaria del contratto. Il Gruppo contabilizza i benefici per cessazione del rapporto di lavoro quando è dimostrabile che la chiusura del rapporto di lavoro è in linea con un formale piano che definisce la cessazione del rapporto stesso, o quando l’erogazione del beneficio è il risultato di un processo di incentivazione all’uscita.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie e le altre obbligazioni a pagare, ad esclusione delle categorie indicate dal paragrafo 4.2 dell’IFRS 9, sono inizialmente iscritte al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento dei flussi di cassa attesi ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che il Gruppo abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento.
Gli acquisti e le vendite di passività finanziarie sono contabilizzati alla data valuta della relativa regolazione.
Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando il Gruppo ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti commerciali e gli altri debiti sono riconosciuti inizialmente al costo ammortizzato.
Operazioni di reverse factoring - factoring indiretto
Al fine di garantire l’accesso facilitato al credito per i propri fornitori, il Gruppo ha posto in essere accordi di reverse factoring o factoring indiretto (pro-solvendo). Sulla base delle strutture contrattuali in essere il fornitore ha la possibilità di cedere a propria discrezione, i crediti vantati verso il Gruppo ad un istituto finanziatore ed incassarne l’ammontare prima della scadenza.
I tempi di pagamento previsti in fattura non sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate tra il fornitore e il Gruppo e pertanto non onerosi.
In tale contesto i rapporti, per i quali viene mantenuta la primaria obbligazione con il fornitore e l’eventuale dilazione, ove concessa, non comportando una modifica nei termini di pagamento, mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificati tra le passività commerciali.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati affinché il trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi sia espresso in un importo (espresso al netto dell’imposta sul valore aggiunto e degli sconti) che rifletta il corrispettivo a cui si aspetta di avere diritto in cambio dei beni o servizi.
La contabilizzazione avviene quando (o man mano che) il Gruppo adempie all'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo. Per controllo dell'attività si intende la capacità di decidere dell'uso dell'attività e di trarne sostanzialmente tutti i benefici rimanenti. Il controllo include la capacità di impedire ad altre entità di decidere dell'uso dell'attività e di trarne benefici. I benefici dell'attività sono i flussi finanziari potenziali (flussi in entrata o risparmi sui flussi in uscita) che possono essere ottenuti direttamente o indirettamente.
Per ogni obbligazione di fare adempiuta nel corso del tempo, i ricavi sono rilevati nel corso del tempo, valutando i progressi verso l'adempimento completo dell'obbligazione di fare.
I ricavi di attività di handling sono riconosciuti per competenza temporale sulla base dei transiti dei passeggeri avvenuti nell’esercizio di riferimento.
I ricavi derivanti dalla produzione di energia elettrica e termica sono contabilizzati per competenza sulla base delle quantità effettivamente prodotte espresse in kWh. Le tariffe applicate sono quelle previste dai contratti in essere; alcune sono a prezzo fisso altre a prezzo indicizzato.
Certificati verdi, certificati bianchi e quote di emissione
Le Società che producono energia elettrica da fonti rinnovabili ricevono i certificati verdi dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). La rilevazione dei ricavi avviene nell’esercizio di competenza sia nel caso di certificati emessi a preventivo sia nel caso di certificati emessi a consuntivo. In sede di redazione del Bilancio Consolidato è iscritto un credito verso il GSE in contropartita alla rilevazione dei ricavi che si regola al momento della vendita dei certificati con iscrizione del credito commerciale verso clienti.
Analogo trattamento contabile è adottato con riferimento ai certificati bianchi assegnati dal GSE fino all’esercizio 2016 a seguito del riconoscimento come CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento) della centrale di Malpensa.
Ricavi per lavori su beni in concessione
I ricavi maturati nell’esercizio relativi alle attività di costruzione sono iscritti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori secondo il metodo della percentuale di completamento e, sulla base dei costi sostenuti per tali attività maggiorati di un 6% rappresentativo, sia della remunerazione dei costi interni dell’attività di direzione lavori e progettazione svolta dal Gruppo SEA, sia del mark up per l’attività svolta al pari di un general constructor (come previsto dall’IFRIC 12).
I ricavi generati dal Gruppo si riferiscono alla vendita di beni e servizi nel corso del periodo e sono principalmente riferiti alle linee di business riportate in commento all’“Informativa per settori operativi” e al conto economico. In accordo all’IFRS 15.114 il Gruppo disaggrega i ricavi rilevati derivanti dai contratti con i clienti in categorie che illustrano in che modo i fattori economici incidano sulla natura, l'importo, la tempistica e il grado di incertezza dei ricavi e dei flussi finanziari.
I ricavi sono esposti al netto degli incentivi concessi ai vettori, determinati in funzione del numero di passeggeri trasportati e fatturati dai vettori stessi alla Società per il (i) mantenimento del traffico presso gli scali ovvero (ii) per lo sviluppo del traffico tramite il potenziamento di rotte esistenti o inserimento di nuove rotte.
Contributi pubblici
I contributi pubblici, in presenza di una delibera formale di attribuzione sono rilevati per competenza in diretta correlazione con i costi sostenuti (IAS 20).
Contributi in conto capitale
I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono a immobili, impianti e macchinari sono registrati a riduzione del valore di acquisizione dei cespiti cui si riferiscono.
Contributi in conto esercizio
I contributi diversi dai contributi in conto capitale sono accreditati al conto economico nella voce “Ricavi di Gestione”.
Riconoscimento dei costi
I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi acquistati o consumati nell’esercizio o per ripartizione sistematica.
Proventi finanziari
I proventi finanziari sono rilevati per competenza e includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell’ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari sono rilevati per competenza e includono interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell’interesse effettivo e le differenze cambio passive. Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe dei beni cui essi si riferiscono conformemente a quanto previsto dallo IAS 23.
Imposte
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell’esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze che emergono tra la base imponibile di una attività o passività e il relativo valore contabile, a eccezione dell’avviamento. Le imposte anticipate, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte. L’iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto e nel conto economico complessivo. Le imposte sono compensate quando applicate dalla medesima autorità fiscale e quando sussiste un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli “Altri costi operativi”.
In caso di consolidato fiscale, ciascuna società trasferisce alla società consolidante il reddito o la perdita fiscale; la società consolidante rileva un credito nei confronti delle società che apportano imponibili fiscali pari all’IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito.
Dividendi
Il debito per dividendi da distribuire ai soci è rilevato nell’esercizio in cui la distribuzione è approvata dall’assemblea.
I dividendi distribuiti tra società del Gruppo sono eliminati dal conto economico.