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Commercial Aviation

Dati di traffico

Dati di traffico sugli aeroporti di Milano Malpensa e Linate

MovimentiPasseggeri (1)Merci (2)
 2018% vs 20172018% vs 20172018% vs 2017
Malpensa 189.910 8,7% 24.561,7 11,5% 558.218 -3,2%
Linate 93.987 -2,6% 9.187,1 -3,3% 10.827 -9,3%
Totale traffico commerciale 283.897 4,7% 33.748,8 7,0% 569.045 -3,3%

(1) Passeggeri arrivati+ partiti in migliaia
(2) Merci arrivate+ partite in tonnellate

Nel corso del 2018 il Sistema Aeroportuale di Milano gestito dal Gruppo SEA ha servito complessivamente 33,7 milioni di passeggeri, in crescita del 7,0% rispetto all’esercizio 2017 (2,2 milioni di passeggeri).

L’aumento del numero di passeggeri (+2,2 milioni) è attribuibile esclusivamente all’aeroporto di Malpensa che, con 2,5 milioni di passeggeri incrementali, ha registrato una crescita dell’11,5% rispetto all’esercizio precedente.

Dal 2008, anno caratterizzato dal de-hubbing di Alitalia e dall’inizio della recessione a livello mondiale, Malpensa ha progressivamente riacquisito 5,5 milioni di passeggeri, chiudendo il 2018 con quasi un milione di passeggeri in più rispetto al 2007, esercizio in cui si è registrato il record storico.

Alla performance positiva di Malpensa hanno contribuito sia il Terminal 2, dove opera esclusivamente easyJet (+402,8 mila passeggeri, +5,6%), sia il Terminal 1 (+2,1 milioni di passeggeri, +14,3%), dove tutti i segmenti di traffico hanno contribuito alla crescita. In particolare, i vettori legacy hanno contribuito per 1,3 milioni di passeggeri (+11,9%), i vettori low cost per 731,9 mila passeggeri (+28,1%), il comparto Leisure e charter per 71,7 mila passeggeri (+6,2%).

In riferimento ai voli intercontinentali di Malpensa i passeggeri si sono attestati a 6,3 milioni, in crescita di 468,4 mila passeggeri (+8,1%) rispetto all’esercizio 2017.

L’aeroporto di Linate ha invece registrato una flessione del 3,3% rispetto all’esercizio 2017 per effetto della cancellazione dell’operatività di Air Berlin (a partire dal mese di novembre 2017), del trasferimento a Malpensa della totalità del traffico di Air Italy (ex Meridiana) ad eccezione della destinazione Olbia (il cui collegamento rientra nell’ambito del servizio pubblico di continuità territoriale) e del riposizionamento dei voli da parte di KLM ed Air France a Malpensa avvenuto nel mese di aprile 2017.

Di seguito si riporta la ripartizione del traffico passeggeri sul Sistema Aeroportuale di Milano per le principali destinazioni servite e le principali compagnie aeree operanti.

Principali destinazioni per passeggeri serviti dal Sistema Aeroportuale di Milano (.000)

La prima destinazione europea risulta Londra, con i suoi 5 aeroporti e con oltre 2,5 milioni di passeggeri serviti, la seconda è Parigi con 1,9 milioni di passeggeri e a seguire Catania, prima destinazione domestica servita con 1,6 milioni di passeggeri trasportati. La destinazione Roma, con 1,3 milioni di passeggeri ha evidenziato una ripresa rispetto al 2017 attribuibile alle nuove attivazioni operate da Malpensa avvenute nel corso del 2018. New York e Dubai, rispettivamente all’ottavo ed al quattordicesimo posto, sono le prime destinazioni intercontinentali.

Anno 2018 var % 2017 Inc. % sul totale
1 LONDRA 2.562,4 5,7% 7,6%
2 PARIGI 1.935,8 3,4% 5,7%
3 CATANIA 1.600,7 3,8% 4,7%
4 ROMA 1.337,5 5,7% 4,0%
5 AMSTERDAM 1.221,3 2,2% 3,6%
6 PALERMO 1.073,6 40,5% 3,2%
7 MADRID 1.001,6 20,7% 3,0%
8 NEW YORK 937,4 14,5% 2,8%
9 NAPOLI 877,5 1,5% 2,6%
10 FRANCOFORTE 854,3 3,4% 2,5%
11 CAGLIARI 849,7 4,9% 2,5%
12 BARCELLONA 831,9 0,8% 2,5%
13 LAMEZIA TERME 719,8 47,6% 2,1%
14 DUBAI 681,8 3,2% 2,0%
15 OLBIA 667,2 3,0% 2,0%
  ALTRI 16.596,3 5,7% 49,2%
  Totale 33.748,8 7,0% 100,0%

Londra: Heathrow, Gatwick, City, Luton e Stansted; Parigi: Charles de Gaulle, Orly; Roma: Fiumicino, Ciampino; New York: New York e Newark

Principali compagnie aeree per passeggeri serviti dal Sistema Aeroportuale di Milano (.000)

EasyJet si conferma il principale vettore per volume di traffico servito sugli scali di Milano, con una market share del 24,6% sul totale dei passeggeri transitati (a Malpensa la quota è del 30,8%). Alitalia, secondo vettore, ha una quota di mercato del 18,3% (62,2% a Linate). Ryanair, quarta nel 2017 con oltre 2 milioni di passeggeri gestiti esclusivamente su Malpensa, è diventata la terza compagnia superando Lufthansa.

Anno 2018 var % 2017 Inc. % sul totale
1 Easyjet 8.294,7 5,4% 24,6%
2 Alitalia 6.169,9 1,9% 18,3%
3 Ryanair 2.082,8 40,9% 6,2%
4 Lufthansa 1.659,1 8,8% 4,9%
5 Air Italy 1.317,6 7,6% 3,9%
6 British Airways 935,9 14,8% 2,8%
7 Emirates 930,7 1,4% 2,8%
8 Vueling Airlines S.A. 837,3 3,8% 2,5%
9 Neos 665,9 10,1% 2,0%
10 Air France 563,8 0,7% 1,7%
11 Iberia 519,2 18,7% 1,5%
12 Turkish Airlines 486,6 13,7% 1,4%
13 Klm 438,1 5,6% 1,3%
14 Blue Panorama 438,0 3,6% 1,3%
15 Tap Air Portugal 431,1 32,3% 1,3%
  Altri 7.978,1 4,2% 23,6%
  Totale 33.748,8 7,0% 100,0%

 Lufthansa: Lufthansa +Eurowings +Air Dolomiti

Malpensa

Malpensa nel corso del 2018 ha registrato 24,6 milioni di passeggeri, con una crescita dell’11,5% (2,5 milioni di passeggeri incrementali).

2018 Composizione per area geografica traffico passeggeri per l’aeroporto di Malpensa (.000)

2018 COMPOSIZIONE PER AREA GEOGRAFICA TRAFFICO PASSEGGERI PER L’AEROPORTO DI MALPENSA

Il traffico domestico è cresciuto del 29,4% attestandosi a 4,1 milioni di passeggeri, con un incremento di 929,9 mila unità. Al risultato hanno contribuito:

  • Ryanair (+65,6%, +406,2 mila passeggeri) con un progressivo consolidamento dei collegamenti verso Catania e Comiso e con le destinazioni attivate nel novembre 2017 per Palermo e Lamezia Terme.
  • Air Italy (+201,8%, +281,0 mila passeggeri), che a partire dalla stagione estiva 2018 ha concentrato sull’aeroporto di Malpensa le attività in precedenza operate da Linate, attivando i collegamenti per Roma Fiumicino, Napoli, Palermo, Catania e Lamezia Terme.
  • Alitalia (+774,3%, +140,5 mila passeggeri) che risulta il terzo vettore in ambito domestico avendo nuovamente attivato il collegamento per Roma Fiumicino dalla stagione estiva 2018 (in precedenza presente fino al mese di febbraio 2017).
  • easyJet (+3,5%, +79,9mila passeggeri) la cui crescita è principalmente ascrivibile al collegamento verso Catania.

Il traffico europeo ha registrato un incremento dell’8,6% attestandosi a 14,2 milioni di passeggeri, con una crescita di 1,1 milione di passeggeri. Al risultato hanno prevalentemente contribuito:

  • easyJet (+6,6%, +311,3 mila passeggeri) che nel corso dell’esercizio ha attivato il collegamento verso Berlino e ha consolidato l’operatività avviata nel corso del 2017 verso Lublino, Fuerteventura, Vienna e Faro (+65,6 mila passeggeri totali).
  • Ryanair (+23,2%, +198,9 mila passeggeri) che ha ampliato il proprio network dal mese di novembre 2017 collegando Valencia, Liverpool, Alicante e Katowice e dalla stagione invernale 2018 ha aggiunto Kaunas e Tenerife.

Le destinazioni intercontinentali hanno riguardato 6,3 milioni di passeggeri serviti, con un incremento del 8,1% rispetto all’esercizio 2017, equivalente a 468,4mila passeggeri.

Le aree geografiche che hanno contribuito ai risultati sono il Medio Oriente con Turkish Airways, Qatar Airways ed Emirates, il Nord America con Air Italy, American Airlines, Delta Airlines ed Air Canada e l’Estremo Oriente con Thay Airways, Air China e Singapore Airlines.

Malpensa Cargo

Il traffico merci dell’aeroporto di Malpensa si è attestato a 558,2 mila tonnellate nel corso del 2018, in flessione del 3,2%. Il risultato è attribuibile esclusivamente al traffico in export (-4,8%). I movimenti aerei sono cresciuti sia per i voli all-cargo (+3,4%) sia per i voli misti (+9,0%).

La riduzione del traffico merci è da imputarsi esclusivamente all’andamento negativo dei vettori all-cargo (-6,0%), a seguito della diminuzione del trasportato medio per movimento aereo, che è passato da 38 a 34 tonnellate di merce. In controtendenza invece le compagnie aeree che utilizzano aeromobili a configurazione mista, che hanno registrato una crescita del 4,5%.

La distribuzione per area geografica evidenzia che le destinazioni con il maggior tasso di crescita sono state l’area medio orientale e l’Europa, rispettivamente pari al 4,8% e al 2,4%. L’Estremo Oriente ed il Nord America, terza e quarta destinazione per quantità di merci processate, hanno subito una contrazione del 13,7% e del 5,4%.

La riduzione del traffico all-cargo, che ha movimentato 395,8 mila tonnellate di merce, è principalmente imputabile alla riduzione delle frequenze di Cargolux (-15,8%) e di Etihad Airways, che ha sospeso i voli nei primi tre mesi del 2018 ed ha ridotto il numero di frequenze operate per il resto dell’anno (-86,8%).

All’interno del segmento all-cargo i principali vettori courier (Federal Express, DHL e Southern Air) hanno movimentato 70,6mila tonnellate di merce (+1,9%), rappresentando il 17,8% della merce di tale comparto.

Il traffico belly, con 162,4mila tonnellate di merce trasportata, è cresciuto rispetto all’anno precedente. Tra i principali vettori Emirates ed Air China, rispettivamente al primo ed al terzo posto per quantità di merce processata, risultano in decremento di circa 7,6% e di 7,9%; Qatar Airways, secondo vettore, cresce del 36,8% con 5,8mila tonnellate incrementali mentre Air Italy, grazie ai nuovi collegamenti attivati nel corso del 2018 ha movimentato 4,2mila tonnellate, risultando il secondo vettore per quantità di merce incrementale.

2018 Traffico merci per area geografica – Aeroporti gestiti da SEA

2018 TRAFFICO MERCI PER AREA GEOGRAFICA – AEROPORTI GESTITI DA SEA

La variazione % è riferita al confronto con l’anno precedente
La merce si riferisce alla destinazione finale del volo

Linate

L’aeroporto di Linate si attesta a 9,2 milioni di passeggeri, in riduzione del 3,3% rispetto all’esercizio precedente. Alitalia, con 5,7 milioni di passeggeri serviti, contribuisce per il 62% del traffico totale.

2018 Composizione del traffico per l’aeroporto di Linate (.000) 

2018 COMPOSIZIONE DEL TRAFFICO PER L’AEROPORTO DI LINATE

Il traffico domestico risulta in calo rispetto all’ esercizio 2017 (-1,8%), poiché sono venute meno le tratte operate a Linate da parte di Air Italy (ad esclusione della destinazione Olbia), che ha concentrato la propria operatività sullo scalo di Malpensa.

Il traffico europeo risulta in riduzione del 5%, principalmente a causa della cessazione dell’operatività di Air Berlin (ancora presente nei primi mesi del 2017) e di Air Italy nonché per effetto del trasferimento a Malpensa di Air France e KLM a partire dalla stagione summer 2017.

Tale riduzione è stata parzialmente compensata dal trasferimento da Malpensa di un volo giornaliero per Madrid da parte di Iberia (+178,9 mila passeggeri a partire dal mese di febbraio), e dall’incremento dei passeggeri serviti da British Airways verso la capitale inglese che ha consolidato i collegamenti attivati nell’aprile 2017 verso London City e London Stansted. I passeggeri trasportati da Alitalia, risultano in linea con l’esercizio 2017 (+0,3%). Nel corso del 2018 il vettore ha attivato i voli per Madrid e Lussemburgo dal mese di aprile e la connessione con Ginevra a partire dal mese di settembre.

EasyJet a Linate registra un incremento di load factor verso tutte le tratte servite (Parigi Charles de Gaulle ed Orly, Londra Gatwick ed Amsterdam), così come Lufthansa verso Francoforte.

Ricavi

In ottemperanza al principio contabile IFRS 15, a partire dall’esercizio 2018 gli incentivi commerciali alle compagnie aeree finalizzati allo sviluppo del traffico sono iscritti in deduzione dei ricavi anziché nei costi operativi. Al fine di permettere il confronto omogeneo con l’esercizio precedente, i risultati 2017 sono stati riesposti in conformità al nuovo principio contabile.

I ricavi del periodo gennaio-dicembre 2018 del business Commercial Aviation sono pari a 658.128 migliaia di euro, in crescita di 36.724 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente (+5,9%).

L’esercizio 2018 include ricavi non ricorrenti pari a 5.591 migliaia di euro a fronte dei 2.824 migliaia di euro dell’esercizio 2017, al netto dei quali la crescita dei ricavi rispetto all’anno precedente risulta pari a 33.956 migliaia di euro (+5,5%). Tale crescita è prevalentemente determinata dalle attività:

  • Aviation per 23.289 migliaia di euro (da 392.440 migliaia di euro nel 2017 a 415.729 migliaia di euro nel 2018). A tale incremento hanno contribuito i maggiori volumi di traffico per 17.924 migliaia di euro (+5,6%), l’incremento delle tariffe per +4.527 migliaia di euro e l’aumento dei ricavi da spazi regolamentati per +838 migliaia di euro.
  • Non Aviation, per 10.668 migliaia di euro (da 226.140 migliaia di euro nel 2017 a 236.808 migliaia di euro nel 2018). Tale performance è stata principalmente determinata dai buoni risultati dei comparti Retail (Shops, Food & Beverage, Car Rental e Bank Services) per 2.622 migliaia di euro (+2,8%) e Parcheggi per 4.061 migliaia di euro (+6,3%). Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono cresciuti i segmenti Premium Services (Sale VIP e Fast Track) per 1.272 migliaia di euro e Real Estate per 946 migliaia di euro. I ricavi relativi al comparto Cargo si attestano a 16.261 migliaia di euro con un incremento pari a 966 migliaia di euro rispetto al 2017 (+6,3%), a seguito del rinnovo di alcuni contratti ed ampliamento degli spazi in utilizzo a nuovi tenant. In aumento di 1.062 migliaia di euro anche i ricavi di Advertising che confermano il consolidamento degli investimenti del comparto lusso, specialmente a specialmente a Malpensa. 
    Nel comparto Retail, i ricavi da Shops hanno registrato una crescita di 1.329 migliaia di euro (+2,7%). A tale performance hanno contribuito gli incrementi di fatturato dell’area imbarchi B/extra Schengen al Terminal 1, con l’apertura di nuovi brand del lusso tra cui Loro Piana e Rolex.
    I ricavi del segmento Food & Beverage sono cresciuti di 1.705 migliaia di euro (+8,5%), una crescita superiore in termini percentuali alla variazione di traffico passeggeri. A Linate la ristorazione conferma i fatturati dell’esercizio precedente nonostante la diminuzione del traffico del -3,3%. A Malpensa Terminal 1, per effetto della crescita del traffico e delle nuove aperture, la ristorazione ha registrato una buona performance, sostenuta dai format già presenti sia in area landside che airside
    I ricavi del comparto Car Rental hanno registrato una crescita di 858 migliaia di euro rispetto al 2017 (+5,3%) principalmente per effetto delle buone performance degli operatori di Malpensa, conseguenti alla creazione di ulteriori posti auto ed all’apertura di nuovi spazi all’interno della stazione ferroviaria del Terminal 2, che hanno consentito l’ingresso di nuovi operatori. I ricavi da Bank Services hanno registrato una flessione pari a 1.270 migliaia di euro, principalmente attribuibile alla contrazione dell’attività di rimborso IVA.

Costi operativi

I costi operativi del business Commercial Aviation passano da 389.969 migliaia di euro del 2017 a 386.967 migliaia di euro del 2018, in diminuzione di 3.002 migliaia di euro (-0,8%).

Al netto delle componenti di costo non ricorrenti e prevalentemente relative ai piani di incentivazione all’esodo già menzionati, pari a 2.046 migliaia di euro nel 2018 e 23.912 migliaia di euro nel 2017, i costi operativi aumentano di 18.864 migliaia di euro (+5,2%). A tale dinamica contribuiscono:

  • il costo del lavoro in crescita di 468 migliaia di euro (+0,3%) che recepisce l’effetto netto delle uscite e degli ingressi pianificati nell’anno;
  • l’aumento dei costi operativi e di materiali per complessivi 18.396 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2017 prevalentemente per effetto della dinamica crescente dei costi unitari delle materie prime e dei certificati CO2 per 3.437 migliaia di euro e ai maggiori costi sostenuti per far fronte all’incremento del traffico o costi con contropartita di ricavi (parcheggi, telepass, sale VIP) pari a complessivi 14.959 migliaia di euro.
    Tra questi risultano in aumento i costi verso enti pubblici per 2.752 migliaia di euro, i costi per servizi aeroportuali per 2.096 migliaia di euro, le attività di security per 1.221 migliaia di euro, i costi per gestione parcheggi per 541 migliaia di euro, il catering sale VIP per 1.061 migliaia di euro, manutenzioni e ricambistica per 2.541 migliaia di euro ed i prodotti chimici relativi al servizio di de-icing e di gestione degli eventi nevosi per 239 migliaia di euro.

EBITDA ed EBIT

Per effetto delle dinamiche sopra esposte, nell’esercizio 2018 l’EBITDA si attesta a 273.622 migliaia di euro (233.710 migliaia di euro nel 2017), in crescita di 39.912 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente (+17,1%). Escludendo le componenti straordinarie sopra menzionate, l’incremento risulta pari a 15.093 migliaia di euro (+5,9%).

Gli ammortamenti e gli accantonamenti netti al fondo di ripristino, al fondo rischi e oneri ed al fondo svalutazione crediti sono inferiori al 2017 per 21.857 migliaia di euro, per effetto principalmente dello stanziamento avvenuto nel 2017 per perdite su crediti del vettore Alitalia in misura pari a 25.255 migliaia di euro. 

Conseguentemente l’EBIT del business Commercial Aviation risulta nel 2018 pari a 183.869 migliaia di euro, in crescita di 61.769 migliaia di euro (+50,6%) rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente. Escludendo le componenti non recurring, l’EBIT dell’esercizio 2018 si attesta a 180.324 migliaia di euro, superiore di 8.405 migliaia di euro (+4,9%) rispetto all’esercizio 2017.

Investimenti

I principali investimenti del business Commercial Aviation sono identificabili con:

  • la riqualifica funzionale e il restyling del Terminal 1 a Malpensa e dell’aeroporto di Linate;
  • la realizzazione di un secondo magazzino per gli operatori Cargo;
  • gli interventi di riqualifica sui parcheggi di Malpensa e Linate;
  • l’acquisto di nuove attrezzature destinate al piazzale, sia per l’aeroporto di Linate sia per quello di Malpensa.

Altre informazioni

Investimenti/Sviluppi spazi Aviation

I principali elementi di sviluppo spazi dell’anno 2018 sono di seguito elencati:

  • inaugurazione della nuova lounge Lufthansa;
  • rinnovo del contratto con Emirates per un secondo quinquennio contrattuale (2018-2022).

Sviluppo del comparto retail

L’anno è stato caratterizzato dal completamento della commercializzazione dell’area imbarchi Schengen, dove tutti gli spazi sono stati progressivamente occupati e la maggior parte di essi ha registrato una crescita di fatturato a doppia cifra sull’anno precedente. L’insieme dei marchi presenti nell’area è coerente col progetto originario di avere un’offerta attrattiva anche per i passeggeri delle compagnie low cost o comunque interessati ad un posizionamento di prezzo accessibile.

È proseguito inoltre il lavoro di rinnovamento dell’area lusso degli Imbarchi B/extra Schengen, con l’apertura in aprile di un temporary store Loro Piana, che si trasferirà in uno spazio di maggiori dimensioni nel corso del 2019 e di Rolex in dicembre, entrambi con eccellenti performance di vendita.

A Linate, in area air-side, sono da segnalare l’apertura in agosto del nuovo temporary shop ad insegna TimeBox/Sun Catcher a gestione Dufrital e l’ampliamento di Gallo in settembre.

Per quanto riguarda il Food & Beverage, al Terminal 1, grazie alla crescita del traffico e alle nuove aperture, la ristorazione ha registrato un buon andamento, sostenuto anche dall’ulteriore crescita dei format già presenti sia in land side (Briciole Bar, McDonald’s, Rosso Pomodoro al check-in, Juice Bar e Gourmè agli arrivi) sia in area imbarchi, in particolare in area Schengen.

Al fine di riconvertire lo spazio liberato dalle ex biglietterie SEA si è ritenuto di potenziare l’offerta food tramite l’apertura di “Pan Brioche”, proposta innovativa gestita da Autogrill, con forte specializzazione sui prodotti da forno e snack gourmet.

A Linate si segnala che Autogrill nel mese di ottobre ha completamente rinnovato la caffetteria “Puro Gusto” agli Arrivi, secondo la versione più moderna dell’idea originaria in collaborazione con Gambero Rosso.

Destination Management e Attività di Co-Marketing

Anche nel 2018 sono proseguite le collaborazioni con Camera di Commercio, Comune di Milano e Regione Lombardia al fine di aumentare la visibilità internazionale degli aeroporti di Milano e del territorio. È proseguita l’attività di fidelizzazione dei passeggeri attraverso il lancio e la diffusione del progetto “Russian friendly airport”. Si è iniziato, inoltre, a pianificare le prime attività per il World Routes 2020.

Sono state realizzate attività di comunicazione a supporto delle compagnie aeree attraverso social media, newsletter e online banner, e sono stati ospitati diversi eventi di lancio di nuovi voli, per Kuwait City, Air Italy, Air China e Ernest Airlines.

Nell’ambito delle analisi svolte a supporto dello sviluppo delle attività di destination management, è stata individuata l’opportunità di partecipare al progetto City Pulse avviato dalla Direzione Marketing Metropolitano del Comune di Milano. Tale iniziativa ha l’obiettivo di acquisire know-how sui comportamenti dei “city users” in arrivo a Milano, con particolare riferimento alle informazioni di presenza, provenienza, abitudini di consumo e spesa.

Accordi bilaterali

Nel corso del 2018 è stato sottoscritto un importante accordo con il Sultanato dell’Oman, che ha consentito l’incremento delle frequenze operate da Oman Air sulla rotta Muscat-Milano. Sono inoltre state aggiornate ed ampliate le intese con Colombia, Congo, Ghana, Kenya, Lussemburgo, Senegal e Sudafrica, mentre per la prima volta è stato sottoscritto un accordo bilaterale aeronautico con Isole Comores, Mongolia e Mozambico.

È infine proseguita l’attività negoziale comunitaria, condotta dalla Commissione UE, che sta negoziando accordi verticali tra Europa ed ASEAN, Azerbaijan, Armenia, EAU, Qatar, Tunisia e Turchia.

In tema di diritti di traffico, risulterà rilevante l’esito, ad oggi non conosciuto, della vicenda Brexit. Infatti, mentre un ampio accordo tra Unione Europea e Regno Unito (“soft Brexit”) lascerebbe impregiudicato, da parte dei vettori di entrambe le parti, l’utilizzo dei diritti di traffico, con modalità assai simili a quelle attuali, generando presumibilmente un accordo di associazione comparabile a quelli definiti da Unione Europea con Norvegia e Svizzera, alquanto diverso potrebbe risultare invece lo scenario del mercato continentale in caso di “hard Brexit”. In quest’ultima eventualità, fatto salvo, nella migliore delle ipotesi, un periodo di 12 mesi di congelamento delle prerogative reciproche, i singoli Stati Membri potrebbero dover rinegoziare nuovi accordi bilaterali con Regno Unito, con esiti al momento non facilmente prevedibili e comunque tali da creare una stagione di notevole incertezza in relazione alle scelte di investimento dei vettori e più in generale al contesto di sviluppo del mercato di riferimento.